Chi sbaglia “non” paga. Inaccettabile e scandaloso quanto avvenuto all’Allianz Stadium di Torino durante il riscaldamento di Juventus e Milan. Un tifoso bianconero, del quale al momento non conosciamo la vera identità, si è scagliato contro Mike Maignan, utilizzando nei confronti del portiere rossonero toni razzisti, bestemmie e offese personali. “N***, scimmia”, queste alcune parole che riecheggiavano nel silenzio della Curva Nord, proprio nei minuti che precedevano l’inizio della partita: il video della vergogna e dello schifo più totale è stato ripreso con lo smartphone dagli altri spettatori e diffuso immediatamente in rete, dove sono arrivate le reazioni di denuncia da parte di quasi tutti gli utenti. Adesso la palla passa alla Juventus, già impegnata ad analizzare il materiale registrato per cercare di risalire all’identificazione del soggetto. Non sarà una passeggiata anche se c’è un piccolo precedente da non sottovalutare, visto che due anni fa la stessa società bianconera riuscì a cacciare un tifoso che aveva macchiato e insultato la memoria del Grande Torino.
Non è la prima volta che purtroppo accadono eventi del genere. Dagli insulti razzisti degli inglesi a Saka per il rigore sbagliato contro l’Italia ai famosi ululati nei confronti di Koulibaly in un Inter-Napoli, passando per i deprimenti lanci di banane che spopolano in altre aree europee e non solo. L’invito è dunque quello di uscire dall’isteria abbracciando il cosiddetto pugno duro al posto delle varie operazioni mediatiche come il “Black lives matter” o l’inginocchiamento delle squadre sui campi di Premier League. Com’è possibile estirpare il problema senza atti concreti?
Ricordiamoci che in Inghilterra dalla fine degli anni 80′ è stata adottata una politica durissima contro gli hooligans che andavano allo stadio per compiere crimini e insulti razzisti ai giocatori: in uno stadio come Old Trafford, un tifoso come quello in questione sarebbe finito immediatamente nelle celle di sicurezza sotto al campo, per essere probabilmente liberato dopo una severissima punizione. In Italia, invece, sembra ormai che chi sbaglia non paga, anche se l’augurio più grande è che la Juventus riesca ad identificare quel vigliacco che non ha offeso solo Maignan, ma anche la religione cattolica. Nel frattempo noi di Radio675 esprimiamo la nostra solidarietà al portierone rossonero e confidiamo nelle ricerche degli investigatori.