Un punto conquistato, non due persi: l’Atalanta è in calo proprio nel momento clou della stagione

di Matteo Salvetti

Un punto conquistato, non due persi. E’ questo il verdetto espresso dal campo del Bluenergy Stadium di Udine, al termine di una partita nella quale l’Atalanta è apparsa in netta difficoltà, un po’ per demerito suo, soprattutto però per merito di un’ Udinese perfetta, che avrebbe meritato la vittoria. Non si tratta di opinioni personali, anche Gasperini in conferenza stampa ha ribadito la superiorità degli uomini di Runjaić, i quali con corsa e abnegazione hanno mandato in tilt i nerazzurri, che si sono fatti vedere dalle parti di Sava soltanto al 94esimo, quando è stato proprio il moldavo ad intervenire su un tiro insidioso di Samardzić. Per il resto della gara, vuoto cosmico, preoccupante.

Perché la sensazione percepita dal campo è quella di un’Atalanta in netta difficoltà fisica. Il marchio della Dea (corsa, fisicità, cambi di gioco) è rimasto nel 2024, già contro l’Inter in Supercoppa si erano intraviste le prime avvisaglie: come a Riyadh, così a Udine il migliore in campo è stato Carnesecchi, autore di un riflesso felino su un colpo di testa di Bijol che ha tenuto a galla i suoi, evitando di andare sotto già a metà del primo tempo. Determinante inoltre in uscita (errore clamoroso di Hien) per fermare Pajero, questa volta nella ripresa. Perché anche dopo l’intervallo, purtroppo per i nerazzurri, non è cambiato niente, almeno mentalmente: Gasperini, spaventato dal doppio palo di Sanchez, sconvolto dal trauma cranico che ha costretto Djimsiti alla resa, arrabbiato per le imprecisioni dei suoi, ha optato per un cambio modulo, che però si è rivelato innocuo e anzi ha consentito agli avversari di gestire al meglio la fatica.

Questioni sulle quali potremmo discutere a lungo e che certificano un problema: la Dea è in calo nel momento clou della stagione. Non è esagerazione e nemmeno provocazione, bensì la nuda e cruda realtà, testimoniata dallo 0-0 di Udine, che impone obbligatoriamente un cambio di marcia, per evitare di vanificare lo splendido lavoro fatto finora. Martedì infatti Gasperini e i suoi ospiteranno la Juventus, a breve ripartirà la Champions e c’è anche la Coppa Italia. Insomma, sarà un mese intensissimo in cui l’unione farà la forza, ma anche la condizione atletica, perché se non corri e non ripieghi puoi soffrire contro chiunque, in primis contro l’Udinese, e l’Atalanta ha bisogno di ritrovare al più presto quelle energie che purtroppo per Gasp sembrano essere andate in ferie nel momento più importante della stagione.

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