Un segnale forte per rispettare, proteggere e tutelare il nostro pianeta. Come anticipato nei giorni scorsi dalla Federcalcio inglese, il derby londinese fra Tottenham e Chelsea del prossimo 19 settembre verrà giocato all’insegna del “Game Zero”, iniziativa promossa dagli Spurs che ha come fine quella di ridurre al minimo le emissioni di carbonio. Un evento che dovrà inevitabilmente coinvolgere tutti: ecco che allora i tifosi saranno costretti a rispettare un planning del tutto straordinario rispetto alle altre gare casalinghe.
COME ARRIVARE ALLO STADIO:- Il Tottenham Hotspur Stadium, situato nell’omonimo quartiere di Londra, è fornito di 4 stazioni e navette gratuite, visto che solo il 23% dei tifosi raggiunge di solito l’impianto con la macchina. A questo giro però niente auto e, probabilmente, niente mezzi pubblici: il consiglio del club di casa è quello di recarsi allo stadio o a piedi oppure in bicicletta, per evitare appunto le famose emissioni di carbonio. Analogo discorso per il settore ospiti.
DENTRO LO STADIO:- Se fuori la situazione è quella appena descritta, all’interno dell’impianto saranno vietate le classiche consumazioni all’insegna di pesce e carne. Spazio dunque alla filosofia vegana e ai menù a base di verdure, con l’obbligo da parte di tutti i consumatori di differenziare in modo corretto i rifiuti una volta finito di mangiare. Poi, scena alla partita e al solito tifo che surriscalda gli ambienti della Premier.
E LE SQUADRE?:- Sia il Tottenham che il Chelsea arriveranno allo stadio a bordo di bus alimentati con biocarburante, mentre i giocatori saranno costretti a bere l’acqua (essenziale per gli atleti) da apposite confezioni distribuite dalla società di casa. Insomma, immaginiamo campioni come Kane, Lukaku o Havertz che dovranno pensare di più alle possibilità loro concesse che alla partita da disputare nell’immediato.
CHE COSA C’E’ DIETRO:- La base di partenza è stata la prima giornata di Premier League, quel Tottenham Leicester che se da una parte ha decretato la prima vittoria stagionale per gli uomini di Espirito Santo, dall’altra ha permesso di verificare ad una società di analisti i livelli di emissione e di energia consumata prima, durante e dopo la partita. Le stime riportate hanno suggerito dove intervenire per modificare la tanto deleteria macchina dello spreco, ed ecco che allora il Tottenham, già battezzata in Inghilterra come la squadra più verde della Premier, ha espresso nella figura del suo presidente Daniel Levy un impegno profondo a sostegno dell’ambiente circostante. Questa dunque la prima tappa, anche se per realizzarla servirà davvero l’aiuto di tutti i presenti, compresi quelli del Chelsea. Altrimenti il “Game Zero” resterà solo una proposta geniale mai compresa fino in fondo.