Nessuno si sarebbe mai aspettato che la stagione calcistica 2020/21 cominciasse nel weekend del 19-20 settembre, con due squadre (Inter e Atalanta) costrette a posticipare la loro partenza a causa della prolungata esperienza nelle coppe europee, disputate tra le altre cose nel mese di agosto. Se lo avessimo pronosticato anni fa ci avrebbero presi per pazzi, eppure a causa del Covid anche il mondo calcistico ha dovuto accollarsi tutta una serie di cambiamenti. Nonostante le numerose incertezze ed un passato troppo difficile da dimenticare la Serie A sta per tornare e il giocattolo ripartirà, tra una mascherina colorata che promette speranza e un distanziamento sociale inevitabile per sconfiggere o almeno limitare gli attacchi del virus. Occorrono alcune delucidazioni. Dimentichiamoci gli stadi pieni per un bel po’. Nessuna fila chilometrica per raggiungere i tornelli, niente panino con la mortadella per animare il pre-partita, niente assembramenti nelle curve, ma soprattutto niente coreografie. Fa male anche solo a pensarlo, ma l’inizio della stagione calcistica sarà così, sulla scia di quella passata. La domanda che tutti si pongono tra un bicchiere di vino e uno di aranciata (per chi è astemio) è: dove eravamo rimasti con il nostro amato campionato? Ecco un bel ripasso del programma per rispolverare la memoria in vista della ripartenza.
LA TENSIONE DI SARRI:– Sarri e la Juventus, un matrimonio che si è celebrato in un mare di difficoltà e che si è concluso in modo inaspettato e turbolento. Nel finale della passata stagione tutti i tifosi bianconeri osavano puntare il dito sull’ex tecnico del Chelsea a causa della mancanza di gioco e di una serie di risultati non in linea con la storia e il valore della Juventus. I dubbi sul futuro sono cominciati a seguito dei numerosi passi falsi in ottica scudetto, poi vinto più per demeriti delle altre (Inter su tutte) che per meriti della Juve. Come se non bastasse i nostri dubbi avevano un fondamento se consideriamo lo scivolone in Champions League con il Lione, che è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno di scorie. Dopo neanche 24 ore dall’esonero dello stesso Sarri, Andrea Agnelli aveva già annunciato il sostituito: Andrea Pirlo, grande campione ma vero salto nel vuoto vista la non esperienza come allenatore. Un esordio in panchina con il botto verrebbe da dire, scelta giusta o errore fatale?
CONTE-ZHANG, UNA PICCOLA TREGUA:- Atalanta-Inter, ultimo atto di una stagione infuocata e palcoscenico dell’ennesima invettiva di Conte contro la società nerazzurra. Questa volta l’ex tecnico di Chelsea e Juventus decide di andare giù in modo pesante, ritornando a parlare della famosa “talpa” che raccontava le notizie provenienti dallo spogliatoio e prendendosela con Zhang e con chi sale sul carro quando invece dovrebbe tacere. Parole che fecero il giro del mondo a sole poche ore dall’Europa League, ma che poi sono state riassorbite da un ottimo percorso europeo dell’Inter e dal famoso incontro tra gli stessi Conte e Zhang, durato addirittura più di 3 ore. Pianificare la nuova stagione nel silenzio e accontentare l’allenatore, questo il sunto del colloquio. Il mercato avrebbe dato una grossa mano, tanto che sono arrivati in nerazzurro profili esperti come Kolarov, giovani interessanti come Hakimi e molto probabilmente nei prossimi giorni sbarcherà a Milano anche Arturo Vidal, pallino dello stesso Conte. Nonostante qualche arrivo più che una riappacificazione ci è sembrata una tregua tra le parti, staremo a vedere quello che succederà dal 26 settembre in poi.
UN MILAN CAMBIATO?:- Una domanda che è rimasta senza risposta per tutto il periodo estivo. Il Milan di Stefano Pioli è veramente guarito dal morbo degli anni passati? Vedere i rossoneri nel post lockdown è stato un piacere, rafforzato da ottime prestazioni e da vittorie illustri anche sul piano della classifica. Il clamoroso voltafaccia effettuato verso Rangnick ne è la dimostrazione, Pioli è il Milan in questo momento, lo rappresenta in tutto e per tutto ed è giusto seguire una crescita precisa, senza rivoluzioni in panchina. Che sia la stagione del rilancio, si augurano i tifosi rossoneri, a partire già da Milan Bologna del Monday Night di Serie A.
L’ATALANTA E LO SCUDETTO:- Non abbiamo mai pronunciato la parola “scudetto” pensando all’Atalanta, ma la squadra di Gasperini ormai sembra non avere più limiti. Le ultime stagioni sono state impressionanti, animate da un gruppo di ragazzi che giocano un calcio sfavillante, a tratti superiore alla norma. Il Psg ne sa qualcosa, se Tuchel non avesse giocato alla lotteria probabilmente avremmo visto i nerazzurri in semifinale, ma il calcio è questo, fa sognare e condanna all’Inferno in meno di un secondo. Inutile ritornare sul passato, quest’anno è un’altra storia. L’Atalanta potrà disputare ancora una stagione ad altissimi livelli, con la consapevolezza che se Papu e compagni partiranno con il giusto piglio lo scudetto da utopia diventerà un obiettivo alla portata. “Rinascerai”, cantava Facchinetti.
E NOI DI RADIO675? Tutto molto interessante, ma noi di Radio675 che cosa faremo? Curando il mondo dello sport cercherò di raccontarvi tante partite con i classici editoriali, che partiranno dalla prossima settimana. Non perdete però l’appuntamento con le puntate di “Rock and football“, una sezione all’interno della Rockzone in cui a sfondo rock cercheremo di raccontarvi tutto quello che succede nel mondo del calcio, dalla Serie A alla Premier League, passando per la Liga e la Bundesliga, senza tralasciare il campionato francese che nella scorsa stagione ha spazzato via le italiane dalla Champions League. Rimanete sintonizzati su Radio675 e seguite pure la pagina Instagram, in cui troverete tutte le nostre novità musicali e non solo. Come fare per ascoltarci? Semplice, basta scaricate l’app da Google Play e potete sentire la radio da tutto il mondo. Se siete in macchina, cosa molto probabile nelle frenetiche attività invernali, basterà collegare il bluetooth del telefono a quello dell’auto e il gioco è fatto. Musica, sport e divertimento, attivate le cuffie con Radio675 e non ve ne pentirete.