Scelte sbagliate e sconfitta meritata: Inter, qualcuno si sente insostituibile. Inzaghi intervenga.

di Matteo Salvetti

Doveva essere la serata dell’aggancio, si è rivelata essere quella del rilascio. L’Inter fallisce clamorosamente l’attacco al Napoli e lo fa nel peggior modo possibile, perdendo meritatamente un recupero di partita approcciata male e gestita peggio, merito di una Fiorentina determinata, concentrata e al limite della perfezione, a differenza invece dei nerazzurri, i quali hanno sfoggiato la veste dell’indecenza, regalando tre gol, non tirando mai porta, decretando di fatto la peggior prestazione da quando Inzaghi siede in panchina.

Una penuria che è frutto anche di scelte sbagliate. Come quella di inserire dal primo minuto Frattesi, rivelazione in negativo: nonostante la presenza di Calhanoglu (oggi non brillante), l’ex Sassuolo ha fallito pure la chance di giocare da mezz’ala, qualità che per caratteristiche tecniche forse più gli si addice. Il problema però sono stati i numerosi duelli persi, la mancata intraprendenza con la palla al piede e la lentezza nell’andare a costruire quel ruolo da cerniera tra centrocampo e difesa determinante per contenere gli avversari. Un po’ come Calhanoglu e Mikitharyan, entrambi deludenti e apparsi svogliati, neanche lontani parenti di quei due campioni che fino a poco tempo fa abbiamo ammirato. E se Bastoni si è rivelato impreciso, è affondata pure la Thula. Insomma, un’ecatombe.

E adesso? Facile attribuire la colpa ad Inzaghi, ma quello lo lasciamo alle chiacchiere da bar. Più corretto evidenziare che se l’Inter non riesce più a vincere contro squadre ridotte ai minimi storici, evidentemente o ha perso quel mordente che aveva fino a qualche mese fa, oppure qualcuno si sente “intoccabile”. Pensiamo a Sommer. Dopo essere stato colpito dal colpo di testa ravvicinato di Kean, il portiere svizzero è andato incontro all’ennesima serataccia della stagione: in netto ritardo sulla rete del 2-0, nella terra di nessuno (lì sbaglia per primo Dimarco) sul terzo gol. Un problema questo, basti considerare le incertezze nel derby di Supercoppa e in quello di domenica scorso, soprattutto perché in panchina siede un ragazzo di nome Josep Martinez che è stato pagato 13 milioni in estate per una sola presenza fin qui in stagione. E allora, dal momento che nella storia dell’Inter sono stati alternati portieri come Toldo e Handanovic, non è forse arrivato il momento di fare lo stesso con Sommer, facendo fruttare l’investimento estivo?

Mistero questo che sembrerà rimanere tale. Come il mercato di gennaio, che ha visto i nerazzurri beffati da Arnautovic e Correa, i quali si sono opposti a un trasferimento perché convinti di poter aiutare l’Inter a raggiungere i suoi obiettivi. Peccato però che i tifosi siano esasperati nei loro confronti, soprattutto dopo il retroscena che aveva visto Ausilio vicinissimo a Joao Felix, non arrivato a causa della mancata partenza dei due “esuberi”. Situazione grottesca che soltanto Inzaghi può aggiustare: la speranza per l’Inter è che possa farlo al più presto, toccando quelle giuste corde che consentano ai nerazzurri di tornare a vincere già lunedì, peraltro contro la Fiorentina, questa volta a San Siro.

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