Sanremo, Achille Lauro è il vero fuoriclasse: gli “incoscienti giovani” che vivono ai margini della società

di Matteo Salvetti

In termini calcistici, fuoriclasse. In altri termini, fuoriclasse ugualmente. Non è retorica, piuttosto la caratteristica che meglio si addice alla versione 2.0 di Achille Lauro, diventato finalmente sé stesso, lontano dai sacramenti e dai doppi sensi: un’anima redenta ed elegante, come il gesto di lasciar cadere a terra la giacca senza neanche lanciarla. Metafora significativa del cambiamento profondo che sta attraversando il cantautore romano, il quale ha scelto di intraprendere una strada diversa, con al centro voce e brano, sul palcoscenico dell’Ariston, il più importante d’Italia.

Inutile girarci attorno: il suo singolo, intitolato “Incoscienti giovani”, è forse il testo più attraente di questo Sanremo e attualmente il più adatto per partecipare all’Eurovision. Una ballata profonda e malinconica (“L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese e noi stiamo annegando, naufragando“), ambientata nella periferia di Roma, città che dietro il suo antico splendore nasconde evidenti e pericolosi vuoti sociali, popolati da quei giovani tormentati, incoscienti appunto, che trovano la loro salvezza nell’amore.

Ed è proprio quell’amore, centrale un po’ in tutte le canzoni in gara, che in Achille Lauro proietta su di sé il valore dell’assoluto. Nello specifico l’amore tra due ragazzi, probabilmente esclusi dalla società dei benpensanti, che trova comunque forza nella disperazione e nell’essere diverso dagli altri: da qui le immagini dei fiori e la chiamata da un autogrill, luogo di sosta nell’autostrada della vita. Perché, se di amore muori veramente, Achille Lauro ha provato, quell’amore, a tirarlo fuori di fronte al pubblico: nessuna coreografia, soltanto silenzio, musica e applausi, con l’artista che appena finito il suo compito se ne va e lascia agli altri l’incarico di giudicare. Una strategia che ricorda quella dei fuoriclasse in qualunque ambito, sportivo e non solo, professionisti attenti e concentrati su quello che dovevano fare, senza badare al resto. Vedremo se la strategia di Lauro si rivelerà vincente.

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