Sembrerà una provocazione, ma ho i miei giusti motivi per lanciarla: nonostante la sconfitta casalinga per 3-2 al primo turno, il Bayern Monaco ribalterà il risultato a Parigi e volerà alle semifinali di Champions. Perché se il destino spesso è crudele e ineffabile, i bavaresi pur perdendo in modo goffo hanno sfoggiato sotto la neve dell’Allianz Arena la classica tenacia tedesca, sfiorando più volte il gol contro una difesa, quella del Psg, immobile e non pervenuta. Lo dicono le statistiche: 31 tiri totali per il Bayern (12 nello specchio della porta), soltanto 6 invece quelli effettuati dai francesi. Nel calcio però vince chi fa gol, e il solito Mbappè ha permesso ai suoi di trionfare anche a questo giro grazie ad una splendida doppietta, che come se non bastasse lo ha già proiettato nell’universo degli dei sul monte Olimpo. Pochettino festeggia, Flick invece si mangerà le mani. Perché adesso la sua squadra dovrà andare al Parco dei Principi a vincere con almeno due gol di scarto, per sperare in una semifinale che avrebbe dell’incredibile.
Sì, ma solo fino ad un certo punto. Il risultato scritto sul tabellone per quanto visto sul campo è assai bugiardo, considerando le numerosissime occasioni sprecate dalle parti di Navas. Orfano di Lewandowski, il Bayern Monaco è stato costretto ad affidare le redini dell’attacco al povero Choupo Moting, il quale ha denotato tutte le differenze tra lui e il polacco, pur segnando il gol del momentaneo 1 a 2. Ciò nonostante, quello che veramente dovrà far preoccupare Flick è la tenuta difensiva della squadra: i soliti quattro dietro questa volta hanno deluso le aspettative, sono rimasti incantati dagli splendidi contropiedi del Psg e non hanno mai difeso a dovere. La papera di Neuer sul primo gol di Mbappè ne è la testimonianza: ha provato a bloccare la palla, ma un po’ per la potenza e un po’ per la nevicata che si è abbattuta sul campo, si è fatto scivolare la sfera sotto le gambe. Ancora più grave invece il 2 a 0 del Psg, segnato questa volta da Marquinhos, ad opera dell’immobilità difensiva di Sule e Alaba. E che dire della rete che ha chiuso di fatto il match? Bayern Monaco ultra-offensivo, ripartenza micidiale degli uomini di Pochettino e colpo sparato dal solito Mbappè. Fine della storia, o quasi.
In mezzo a questo triste teatrino, infatti, l’unica squadra che ha giocato a calcio è stata quella di casa. I bavaresi non hanno mollato di un centimetro, nonostante il tradimento della difesa e quello parziale di Neuer, che ha salvato però su Neymar nella ripresa. Flick e i suoi hanno creato una moltitudine di occasioni da gol; non solo hanno pareggiato (momentaneamente) i conti grazie ai colpi vincenti di Choupo Moting e Muller, ma sono andati vicinissimi persino all’intera posta. Il migliore del Psg è stato senza ombra di dubbio il portiere Navas, che ha murato nel primo tempo le conclusioni del già citato Muller e di Goretzka, per non parlare delle respinte su Pavard e dell’insidiosissima conclusione rasoterra sempre dell’ex Stoccarda. Insomma, una notte da sogno per il nazionale del Costa Rica, che ancora una volta ha dimostrato sul campo di essere al momento il miglior portiere in circolazione. Non c’è stato solo Navas a sbarrare la strada al Bayern, ma anche la sfortuna: che dire ad esempio della conclusione rasoterra a fil di palo di Alaba negli ultimi minuti di gioco? Oppure, come commentare il sinistro insidioso di Muller sempre a fine partita?
Una questione di centimetri, quelli che nel calcio decretano il sottile confine tra la gioia e il dolore. A questo turno Flick si è dovuto inchinare al suo collega Pochettino, ma il Bayern ha dimostrato comunque di possedere quel pathos degno del club più forte al mondo. Lo dimostrerà anche al ritorno, quando vincendo con due gol di scarto sul campo del Psg (già miracolato contro il Barcellona) potrà avere la possibilità di andarsi a giocare le semifinali del torneo. Perché alla fine l’equilibrio è sempre la qualità migliore: i bavaresi non l’hanno avuto in difesa a questo giro, e hanno giustamente pagato il conto. Se riusciranno a ritrovarlo, non potrà esserci storia neanche contro questo Psg. Io la provocazione l’ho lanciata, contro tutto e contro tutti. Mi prenderò qualche insulto, ma va bene così. Vale la pena ogni tanto rischiare, un po’ come farà il Bayern fra qualche giorno. Perché è tutta una questione di equilibrio.
matt_99football