Il Pisa lotta su ogni pallone, crea occasioni da gol, ma non riesce a portare a casa neanche un pareggio. Nonostante un’imbattibilità di cinque partite, nelle quali sono stati raccolti 13 punti, i ragazzi di D’Angelo si sono dovuti arrendere ad un Pordenone tignoso e forse un po’ più reattivo sotto l’aspetto fisico. A segnare il gol vittoria per i padroni di casa ci ha pensato Patrick Ciurria, abile nello sfruttare a dovere l’unica occasione creata nel secondo tempo dalla sua squadra e a perforare un sorpreso Gori, complice anche una leggera deviazione sulla traiettoria del tiro.
Partita combattuta sin dai primi minuti di gioco, basta vedere le formazioni delle due squadre; il Pordenone scende in campo con il consueto 4-3-1-2 mentre il Pisa si affida al solito 3-5-2, incentrato sulla fisicità di Marconi e sulla solidità difensiva, la più forte del torneo nelle gare in trasferta. Pronti via e sono subito i padroni di casa a lanciare l’attacco agli ospiti; da un fallo ingenuo di Lisi arriva il calcio di rigore per il Pordenone. Burrai si presenta dagli undici metri, ma Gori indovina l’angolo e permane lo 0-0. Passano i minuti e il Pisa comincia a crescere, sfiorando più volte il gol del vantaggio prima con Pisano e poi su calcio di punizione con la sassata di Gucher. Il primo tempo regala emozioni ma anche tantissimi errori tecnici, sia da una parte che dall’altra. Nella ripresa non c’è neanche tempo di posizionarsi in campo a dovere che è subito il Pordenone a portarsi in vantaggio: da una bellissima azione in stile calcio inglese arriva il tiro non irresistibile di Ciurria, che beffa Gori e l’intera retroguardia nerazzurra. Poi, come se non fosse successo niente, Luca D’Angelo modifica la squadra inserendo sia Moscardelli che Soddimo. La partita cambia a favore del Pisa, che più e più volte arriva sotto porta ma non riesce a sfruttare le numerose occasioni create. Imperdonabile l’errore del nuovo entrato Birindelli, che a due metri dalla porta si trasforma nella versione Gagliardini colpendo la palla con il mezzo ginocchio e centrando la traversa a portiere battuto. Nonostante gli ultimi attacchi disperati dei nerazzurri, al Nereo Rocco di Trieste finisce 1-0 per il Pordenone, che vola al terzo posto in classifica a quota 55 punti, in attesa del big match con il Crotone nella prossima giornata.
Se i ragazzi di Tesser possono sorridere per aver portato a casa una faticosissima e stentata vittoria, per Moscardelli e compagni il rammarico è grande. Un peccato visto il corso dei 90 minuti, perchè il Pisa ha creato occasioni da gol e avrebbe meritato qualcosa in più. Nulla è perduto, anzi, il calcio ci insegna che è proprio dal fango della sconfitta che nasce la gloria della vittoria. Luca D’Angelo non potrà fare sogni tranquilli vista la prestazione positiva non portata a casa a dovere dai suoi ragazzi, eppure il barlume dei play-off rimane ancora vivo, basterà crederci fino all’ultimo secondo. L’obiettivo salvezza è stato raggiunto, ma il buon vecchio Anconetani non si sarebbe accontentato, anzi, avrebbe continuato a spargere il sale pur di allontanare gli spettri maligni dalla sua squadra. Spettri, però, che questa sera si sono piazzati nella porta del neroverde Bindi, autore di un’ottima prestazione. Sfortuna nella sfortuna, ma il Pisa è presente, lotta e ha un’identità. Il primo passo per un futuro stellare.