Spietato, cinico e in gran forma. Comincia con il piede giusto l’avventura in Europa League del Milan targato Stefano Pioli. Avversario di turno è il Celtic di Lennon, nella magica cornice scozzese, terra di conquiste e di imprese mitologiche, come quelle dei cavalieri e delle loro virtù. Nella sua prima giornata del gruppo H il Milan ha dimostrato di possederle tutte, andando ad ottenere tre punti preziosi vista la vittoria del Lille sul campo dello Sparta Praga. Ad aprire le danze ci ha pensato il centrocampista Rade Krunic con un colpo chirurgico da favola, poi è stata la volta di Brahim Diaz e infine a tempo scaduto persino il nuovo arrivato Hauge ha attirato su di sé l’attenzione. In mezzo la rete di Elyounoussi, che poteva riaprire la partita, ma il Celtic non ha mai dato l’impressione di poter far male a questo Milan.
POCO SPETTACOLO:- Conoscendo la storia delle due squadre era lecito aspettarsi qualcosa di più vista la posta in palio. Invece, forse per le porte chiuse e per la situazione che stiamo vivendo, lo spettacolo è rimasto a casa, lasciando il posto ad una monotonia pesante; tanti errori, poco pressing e ritmi bassissimi, sicuramente non in linea con le tradizioni calcistiche di queste parti. Nonostante i numerosi impegni ravvicinati, Stefano Pioli decide di mandare in campo quasi tutti i titolari; dentro Dalot dal primo minuto e spazio al tridente formato da Diaz, Castillejo e Ibrahimovic. Le scelte pagano sin da subito, visto che i rossoneri sovrastano il 3-5-1-1 di Lennon con il palleggio e riescono subito a trovare il gol. Cross al bacio di Castillejo e stacco di Krunic, abile nel perforare la disattenta difesa del Celtic. Poi, il nulla cosmico, fino al raddoppio di Brahim Diaz. Il secondo tempo si apre esattamente sullo stesso piano del primo, con i padroni di casa che non giocano quasi mai a calcio ma che riescono a trovare il gol del momentaneo 1-2 grazie ad un colpo di testa di Elyounoussi, che lascia sul posto un disattento Tonali. Probabilmente con la presenza dei tifosi sarebbe stata un’altra gara, ma il Milan non è mai andato in confusione e ha chiuso la partita nei minuti di recupero grazie al nuovo arrivato Hauge. Tre punti guadagnati, con il filotto di risultati positivi che prosegue e che non accenna a fermarsi.
MALE TONALI:- Unica nota storta della serata. La prestazione di Sandro Tonali, alla sua prima notte europea, merita un 5 in pagella. Troppo timido sin da subito, il giovane centrocampista italiano si è lasciato dominare dalla pressione degli scozzesi e del rissoso Brown, esperto nel saper mettere in difficoltà gli avversari sul piano psicologico. Non sarebbe stata di certo una passeggiata debuttare al Celtic Park, eppure l’assenza dei tifosi che in Scozia hanno fatto da sempre la differenza poteva e doveva essere sfruttata meglio; segnali importanti che saranno arrivati anche a Stefano Pioli, il quale dovrà inserire la garra agonistica nella testa del suo centrocampista, perché quando l’asticella si alzerà già a partire dal match con il Lille, potranno arrivare diversi problemi.
CHISSA’ LA TALPA:- Questa volta la famosa “talpa” non riguarda l’Italia, ma la Scozia. A denunciare la sua presenza era stato proprio l’allenatore del Celtic, Neil Lennon, il quale si è risentito quale giorno fa perché qualcuno avrebbe svelato ai media la formazione anti-Rangers. Una situazione che è stata definita disgustosa da tutto l’ambiente e dalle parti in causa, che adesso avranno il compito di vestirsi da investigatori per risolvere l’intricato mistero. Chissà se anche il Milan avrà beneficiato dell’intervento della talpa oppure no, anche se onestamente vedendo il divario tra le due formazioni non ci sarebbe stato bisogno. Intanto però il caso continua, per una volta fuori dall’Italia, perché il Celtic non sembra neanche essere sceso in campo, basta osservare la faccia del capitano Brown. Problemi nello spogliatoio? Non lo sappiamo, intanto il Milan ha approfittato della situazione e ha conquistato tre punti prestigiosi. Il resto della storia lo scopriremo nelle prossime puntate.