Erano insieme fino a sette mesi fa sulla panchina del City, adesso sono distanti e rivali sul campo. La storia curiosa di Pep Guardiola e di Mikel Arteta, che ricorda molto da vicino quella fra Roberto Mancini e Sinisa Mjhailovic. Questa volta, però, l’allievo ha battuto il maestro, con l’Arsenal che ha sconfitto i citizens e che vola in finale di Fa Cup contro la vincente tra Manchester United e Chelsea, grazie ad una splendida doppietta di Aubameyang. Un successo voluto, cercato e celebrato a dovere, per salvare una stagione altalenante e ripartire nel modo corretto dopo le mille difficoltà degli ultimi tempi.
UNA LEZIONE DI CALCIO:- L’Arsenal ha meritato la vittoria, ai danni di un Manchester City imbrigliato dalla tecnica di gioco dei Gunners, basata essenzialmente sull’attesa e sul contropiede. Scelta azzeccata da parte di Arteta, basta osservare la formazione messa in campo ; 3-4-3 molto stretto, con David Luiz al centro della difesa e con il tridente pesante (Lacazette, Pepè e Aubameyang) pronto a colpire da un momento all’altro. Sul versante opposto, invece, c’è il solito Manchester City, che ha regalato spettacolo in campionato, ma che se viene imprigionato tatticamente non riesce mai ad entrare in partita. Così è stato, si è potuto capire già nel primo tempo, quando proprio alla fine di un contropiede perfetto è arrivato il vantaggio dell’Arsenal: cross al centro di Pepè e rete di Aubameyang, che sbuca alle spalle di un colpevole Walker e non lascia scampo a Ederson. Poi, per tutta la partita, fino al secondo gol dei Gunners, il canovaccio è stato lo stesso, difesa e contropiede, ma anche ordine e precisione. Sontuosa anche la prestazione di David Luiz, dopo gli errori grossolani e imperdonabili che aveva commesso proprio contro il City in Premier League. Probabilmente sarà stato Guardiola a motivarlo, anche se con Arteta il centrale brasiliano sembra aver ritrovato il giusto spirito, per vincere e convincere in una difesa che negli ultimi tempi ha faticato troppo. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma l’Arsenal vola in finale, in attesa della super sfida tra Chelsea e Manchester United.
GUARDIOLA, OBBLIGO CHAMPIONS:- Se Arteta può gioire, Pep Guardiola dovrà riflettere e non poco, per non concludere una stagione in modo fallimentare. Ancora una volta è stato colpito dalla maledizione della semifinale, vera bestia nera per il tecnico spagnolo. Con una Premier League persa già a marzo, la Fa Cup diventava un obiettivo primario, fallito miseramente contro una squadra che pur giocando meglio rimarrà sempre inferiore sulla carta allo strapotere del City. Rimane la Champions League, con i citizens che saranno chiamati a difendere il prezioso 2-1 maturato al Bernabeu, contro un Real Madrid fresco di Liga che arriverà a Manchester per fare la partita e per compiere l’ennesima impresa. Vedendo la squadra di Guardiola contro l’Arsenal, ci sono possibilità che i blancos possano riuscire a ribaltare lo svantaggio, ma nel calcio nulla è dato per scontato. Quel che è certo è che l’allievo ha battuto il maestro, e adesso tocca a Pep recuperare, con un campionato da finire nel migliore dei modi e con una Champions da non fallire.