Donnarumma 5: rischia il frittatone con i piedi al termine della partita, per sua fortuna Bonucci evita guai peggiori. Non ha responsabilità particolari nel vantaggio svizzero perché il bolide di Widmer arriva all’improvviso e non lascia scampo.
Di Lorenzo 6,5: inizio da incubo per il terzino del Napoli. Soffre troppo la corsa di Vargas ma il gol del pareggio è vitale per tenere a galla l’Italia. Cresce d’intensità con il passare dei minuti.
Bonucci 6: è il leader in campo e lo dimostra. Sbaglia qualche passaggio di troppo ma quando c’è da usare la fisicità lo fa senza problemi. Certo, senza Chiellini accanto è più difficile alzare il muro.
Acerbi 5,5: sin dai primi minuti appare lento e macchinoso. Scappa in ritardo sul vantaggio della Svizzera e ci mette un po’ per trovare la sua posizione. Alla fine gestisce discretamente gli attacchi avversari, ma deve ancora migliorare molto la concentrazione.
Emerson 5,5: spinge bene, ma quando c’è da difendere son dolori. La sua esperienza internazionale lo aiuta, anche se oggi le sue qualità si sono viste pochissimo. (dal 78′ Calabria sv)
Barella 5: non sta bene e Mancini nonostante tutto forza il suo recupero chiedendogli sacrificio e precisione. Lui corre tanto a vuoto e sbaglia passaggi elementari. Il dolore lo sente e infatti la mente si annebbia quando sbaglia un gol fatto davanti a Sommer. Ha bisogno di un po’ di riposo. (Dal 68′ Cristante sv)
Jorginho 4: se fatica a trovare la posizione in mezzo al campo l’Italia non riesce a girare. Non si vede mai, è timido, impreciso e forse spaventato. Tira fuori il coraggio quando decide di calciare il rigore, ma visto l’esito quel coraggio faceva bene a tenerselo in tasca.
Locatelli 5,5: ritarda spesso la copertura durante la fase difensiva e in attacco è pressoché assente. Mancini gli chiede precisione, ma lui spesso calcia la palla senza una meta precisa. Rimandato. (dal 57′ Tonali 6,5: entra con una grinta importante, morde le caviglie e cerca di rivitalizzare i suoi. Ma la serata non promette bene e si vede)
Chiesa 6: svolge una battaglia a distanza con l’arbitro Taylor per alcuni falli commessi e subiti. E’ l’unico che può far scattare la scintilla per vincere la partita, ma isolato in attacco può concludere ben poco. Qualche strappo e niente più. Di sicuro la non vittoria non può essere colpa sua.
Belotti 5: chi l’ha visto? Fare la prima punta non è un gioco da ragazzi quando sei stretto da due giocatori fisici come Akanji e Schaar, ma oggi il gallo non ha creato nessun pericolo alla retroguardia svizzera. Viene sostituito dopo un’ora di gioco da Mancini per creare un po’ più di imprevedibilità. ( Dal 57′ Berardi 6: entra e mette freschezza, quella che mancava all’Italia. Prova qualche spunto ma va a sbattere contro la difesa avversaria. Forse il rigore avrebbe dovuto calciarlo lui.
Insigne 5: nessun tiro al giro pericoloso, solo un passaggio a Sommer. Suo il merito per l’assist al compagno di club Di Lorenzo, ma veramente troppo poco per un giocatore come lui. (Dal 78′ Raspadori sv)
CT Mancini 5,5: le prova veramente tutte. Urla, sbraita con i suoi ma l’Italia non si sveglia, anzi alla fine rischia pure di perderla grazie all’errore di Donnarumma. L’errore più grande è quello di aver insistito con la prima punta, quando poi sposta Chiesa al centro e fa entrare Berardi e Tonali le cose vanno meglio, ma purtroppo il risultato non cambia. Dovrà motivare l’attacco in ottica Irlanda.