Handanovic 7: la serata sarebbe stata assai impegnativa, ma il portierone nerazzurro ne ha affrontate tante di sfide importanti. Pronti via e ci pensa subito Maksimovic a farlo volare come Batman. Ottimo anche nella ripresa quando devia sopra la traversa un colpo di testa di Mata.
Godin 6,5: dal suo fallo di mano poteva nascere il pareggio degli avversari, ma Molina lo grazia e l’Inter rimane in vantaggio. E’ il solito guerriero, insuperabile sotto il profilo della leadership e astuto in ogni duello. Se hai un faraone come l’uruguaiano tienilo stretto, Conte è avvisato.
De Vrij 7: sarebbe stata la prova più difficile per il regista difensivo di Antonio Conte. Dopo qualche secondo dall’inizio della partita si immedesima in Tarzan e vola tra le liane del Getafe perdendo una palla sanguinosa. Per tutto il resto della gara imposta, dirige e annulla l’attacco di Bordalas. Gigante.
Bastoni 7,5: il migliore della difesa. Innesca con una palla al miele il contropiede vincente di Lukaku e dai suoi piedi comincia anche l’azione che porta al raddoppio di Eriksen. Deve crescere e acquisire esperienza, ma oggi è la vera briscola dell’Inter.
D’Ambrosio 6: spingere era rischioso, difendere era difficile. In mezzo ci sta l’esperienza, quella che ha sempre dimostrato negli ultimi anni. Vorrebbe segnare in rovesciata ma Soria gli nega il gol. Poco importa, ci ha messo tanta grinta e l’esame Getafe è superato.
(Dal 39′ s.t. Biraghi: s.v)
Barella 6,5: fa della fisicità la sua arma di forza, e la scelta è corretta. Lotta su ogni pallone, aiuta i compagni e sta sempre concentrato. Un po’ in calo nel finale, ma ci sta.
Brozovic 6,5: nonostante gli ultimi comportamenti fuori dal campo, la personalità non manca e si vede sin dall’inizio. Gestisce la palla, non toglie il piede nei contrasti e dimostra di essere il vero regista della squadra.
(Dal 37′ s.t. Eriksen 7,5: entra dalla panchina e dai suoi piedi parte prima la costruzione dell’azione, poi il suo gol. Serata indimenticabile, l’Inter vince anche grazie a lui e da qui può ripartire la tanto attesa rivincita).
Gagliardini 6,5: dopo le numerose critiche delle ultime settimane, l’ex centrocampista dell’Atalanta ha deciso di mettere tanta legna in campo, per fermare al meglio Maksimovic e Arambarri. Non sarà un titolare indiscusso nella prossima stagione, ma Conte crede in lui e questa sera ha dimostrato di potersi giocare le sue chance.
Young 6: imbrigliato dal 4-5-1 di Bordalas. L’inglese si vede poco, ma la sua esperienza è fondamentale soprattutto in fase difensiva.
Lukaku 8: per battere il Getafe c’era bisogno di fisicità. Il belga la sfrutta a dovere, lavora la palla come chiede Conte e segna il gol del vantaggio battendo Soria con un bel diagonale. Si mangia un gol incredibile nella ripresa, ma aiuta la squadra e questa è la cosa più importante.
Lautaro 6,5: ci mette impegno e buona volontà. Dai suoi piedi partono le conclusioni che scaldano i guantoni al portiere avversario. Aiuta i suoi compagni e si fa vedere molto nei momenti confusi della partita. Promosso.
(Dal 25’s.t. Sanchez 5,5: il pallonetto che poteva chiudere definitivamente la partita viene sprecato e si piazza sul fondo).
Conte 7,5: prepara la battaglia nei minimi dettagli. I primi minuti potevano costare caro ai suoi ragazzi, ma con il passare dei secondi l’Inter migliora e trova il giusto ritmo. Efficace anche nei cambi. Adesso ci sono i quarti di finale.