Sarà il weekend di Steven Gerrard, nel bene o nel male. Mentre in Italia la Serie A verrà decisa sull’asse Milano-Reggio Emilia, in Inghilterra l’uomo che per anni è stato bandiera e capitano del Liverpool potrebbe avere l’onore di regalare alla sua squadra del cuore una Premier che passerebbe inevitabilmente alla storia. Come? Fermando all’Ethiad il Manchester City con il suo Aston Villa, e sperando in una vittoria in contemporanea dei Reds ad Anfield sul Wolverhampton. Così Klopp, alla luce del punto di differenza sui rivali, sarebbe aritmeticamente campione d’Inghilterra.
SQUADRA ROCCIOSA:- Che tipo di squadra è l’Aston Villa? Sicuramente un club che fa dell’intensità la sua arma migliore, lontana dal catenaccio e distante pure dal tiki taka guardiolista. La filosofia di calcio di Steven Gerrard è diretta, attacco alla profondità e tanti, forse fin troppi, contrasti di gioco: basta chiedere al centrocampista McGinn, uno di quelli che porta il suo sangue scozzese in ogni centimetro della battaglia. Insomma, per il buon Pep non sarà una gara scontata, anche se le qualità del City risultano essere superiori in ogni reparto. Attenzione però ai vari Douglas Luiz e Watkins, due schegge impazzite che seminano spesso il panico in area di rigore.
SOGNO LIVERPOOL:- Essere stato a lungo il capitano e avere in mano il destino dei Reds a soli 60 km di distanza non capita di certo tutti i giorni. Steven Gerrard lo sa e per questo non vuol fare sconti, se il City alzerà il trofeo dovrà sudare le proverbiali sette camicie, seppur di fronte ai propri tifosi. C’è poi la componente passionale, il sogno (un domani) di poter essere l’allenatore del Liverpool. Ad oggi i Reds si sono legati a Klopp fino al 2026, successivamente si vedrà. Intanto Gerrard è sulla buona strada, e se facesse lo scherzetto a Guardiola chissà se quella strada non potrà essere spianata per un immediato futuro.