Un disastro chiamato Gagliardini. L’Inter subisce la dodicesima sconfitta stagionale al Maradona di Napoli, ma questa volta le responsabilità non possono ricadere sull’intero gruppo, bensì sulla sciagurata gestione di un singolo. Roberto Gagliardini, al centro della critica per le ultime prestazioni opache, ha calato il jolly per diventare uno dei peggiori centrocampisti nella storia nerazzurra. Una gara da 3 in pagella, perché dietro alla sacrosanta espulsione sul finale del primo tempo che ha costretto la sua squadra a giocare in 10 stanno almeno tre falli consecutivi non sanzionati, un’ enorme quantità di palloni persi e un senso di frustrazione che ha invaso le menti dei compagni. Persino Inzaghi lo ha richiamato all’ordine, ma il “gagliardo” numero 5 ha risposto stizzito: “Ho capito mister, ho capito. Devo gestire“. Lo hanno visto i tifosi dell’Inter come ha gestito la gara, i quali prontamente hanno scritto frasi poco platoniche sui social. Si va dai numerosi “vattene” al desiderio di una squalifica di due giornate per non vederlo più in campo di qui fino al termine della stagione.
Tra la rabbia dei sostenitori nerazzurri e lo scoramento dei compagni di squadra, appare il volto stizzito di Simone Inzaghi. Nello spogliatoio l’ex allenatore della Lazio lo ha redarguito davanti a tutti, perchè non è accettabile lasciare la squadra in inferiorità numerica in una gara che poteva cristallizzare il quarto posto. L’Inter adesso ha speso energie, ha incassato tre reti e mercoledì disputerà la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, per poi cercare di chiudere definitivamente il piazzamento in Champions sabato a San Siro contro l’Atalanta. Ecco, se a Napoli la sfida fosse stata giocata 11 vs 11 probabilmente parleremo di altro.
E a questo punto viene da chiedersi: qual è il vero punto di forza di Gagliardini? In passato pure Antonio Conte aveva “titolarizzato” l’ex centrocampista atalantino, eppure con il passare del tempo i danni sono maggiori dei benefici. Nessuna capacità di tiro, di dribbling, forse qualche recupero palla. La sensazione è che il buon Roberto non rappresenti l’Inter e che il futuro sia lontano da Milano. Resta da capire l’opinione di Inzaghi, per un ragazzo che più che una delusione rappresenta una vera sciagura sportiva.