di Matteo Salvetti
Per l’Inter non esiste soltanto il campo, anche l’emozione. Soprattutto al ridosso del Natale, la festa in cui secondo la tradizione dovremmo essere tutti più buoni, o almeno provarci; un po’ come nel nuovo spot natalizio offerto da Inter Media House e postato su tutti i social gestiti dai nerazzurri. Due minuti di tempo in cui il calcio non conta un bel niente, i gol e i gesti tecnici lasciano il posto alle emozioni e agli affetti, quelli più stringenti, capaci di trasformare i sogni in realtà. Protagonista è infatti una bambina, che come tutti i suoi coetanei porta nel cuore un desiderio, quello di poter vedere a Natale una persona speciale, forse il fratello. Curioso che il desiderio della piccola arrivi a coincidere con quello di capitan Lautaro, che in un’intervista alla domanda su una possibile venuta della sua famiglia in Italia risponde che con questo tempo non si può volare. Chissà se Babbo Natale ci riuscirà, aggiunge poi la giornalista in questione. Una frase questa che nella sua banalità racchiude comunque un spunto di riflessione, in un’epoca buia, piena di conflitti interni ed esterni, un tempo in cui effettivamente non si può volare. Alla fine il desiderio della bambina viene realizzato, perché il Natale è attesa, credenza e condivisione. Un messaggio che l’Inter ha estrapolato dal campo e ha lanciato ai più piccoli, perché essere fratelli e sorelle del mondo è più importante che segnare un gol o alzare un trofeo.