Conte rivoluziona il suo Tottenham: Inter, ecco per chi tremare

La rivoluzione è appena cominciata. Antonio Conte e il Tottenham, due mondi completamente diversi, che si sono ritrovati con un intento ben preciso: vincere e convincere, per rispolverare un passato glorioso e cucire le bocche ai tifosi di Arsenal e Chelsea, i quali da anni ormai etichettano gli Spurs come “eterni perdenti“. Non sarà un’impresa facile, eppure nonostante le numerose chiamate Antonio ha accettato l’incarico, sponsorizzato dal presidente Levy e da una vecchia conoscenza come Fabio Paratici. Adesso sarà rivoluzione: scegliere Conte vuol dire cambiare mentalità, accontentarlo nelle sue richieste e “sopportarlo” nelle sue lamentale.

Se gli Spurs sono ormai destinati ad un mutamento drastico, le altre big d’Europa tremano per i loro gioielli, perché gennaio non è lontano e qualche acquisto dovrà per forza essere effettuato, visto il divario enorme con le prime della classe (Chelsea, Liverpool, Man City). Nelle ultime ore si è fatto il nome di Vlahovic (come vice Kane), ambito anche dalla Juventus di Allegri, oppure quello di Belotti e di Bremer, sul quale ha sondato il terreno pure il Manchester United. Insomma, la Contemania, iniziata già nel corso della rocambolesca vittoria contro il Vitesse, non si placherà.

Ma chi trema di più? Sicuramente l’Inter, viste le parole di assoluta tranquillità da parte di Ausilio. Il Tottenham dispone di una squadra stellare quasi in ogni reparto, può vantare un attacco illustre con il tridente pesante Kane-Son-Lucas, così come un centrocampo che abbina sostanza e qualità: da Hojbjerg (uno dei migliori nel suo ruolo) a Skipp (lanciato titolare ieri da Conte), passando per Lo Celso e Winks, senza dimenticare un ragazzo come NDombelè che dovrà essere recuperato al più presto. Ecco che allora appare piuttosto difficile inserire in una lista di acquisti i nomi di Barella e Brozovic, con quest’ultimo che farebbe comunque comodo agli Spurs per la sua capacità di fare da cerniera tra centrocampo e attacco.

Semmai il problema maggiore è uno solo: la difesa. Anche contro il Vitesse si sono viste lacune enormi, mancanze di comunicazioni e soluzioni rivedibili, spesso salvate dall’ottima prestazione di Lloris. Come da copione, Antonio Conte ha lanciato la sua classica linea a tre, con l’ex atalantino Romero titolare ed espulso a metà del secondo tempo per doppia ammonizione. Se l’argentino, impiegato sul centro-destra non ha giocato la sua miglior partita, il più in difficoltà è stato senza ombra di dubbio Dier, il quale è più un mediano di rottura che un difensore. E qui torna di moda l’Inter. Uno dei perni fondamentali del tecnico leccese era proprio Stefan De Vrij, il migliore nell’impostare l’azione da dietro e nel marcare a uomo la prima punta avversaria. Tutto questo in un periodo nel quale l’olandese sta cercando di rinnovare il suo contratto con i nerazzurri, salvo però richiedere una cifra da top (6 milioni di euro) assieme a Mino Raiola.

Una situazione che al Tottenham monitorano costantemente, pronti a lanciarsi sul giocatore qualora ce ne fossero le condizioni. L’Inter non regalerà il suo miglior difensore, eppure per Conte e il suo nuovo Tottenham De Vrij rappresenterebbe la soluzione migliore per rinforzare la difesa e costruire dal basso la mentalità vincente che tanto manca agli Spurs. Perché la rivoluzione è cominciata. E le big tremano.

matt_99football

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