di Matteo Salvetti
Chi fermerà la Dea, veniva da chiedersi nei giorni scorsi parafrasando una famosa canzone dei Pooh. La risposta è stata chiara: l’Inter. Come volevasi dimostrare, la squadra campione d’Italia e una delle più forti d’Europa, che ha cominciato il nuovo anno esattamente come aveva terminato il precedente. Potente e vincente, con una prestazione di calcio totale che anche in Arabia e di fronte ad uno stadio desolante ha permesso a Inzaghi e ai suoi di liquidare l’Atalanta (2-0), ottenere il pass per la finale di Supercoppa e scoprire una stella inattesa, quel Denzel Dumfries che con la sua doppietta si è aggiudicato il titolo di migliore in campo.
Prestazione solida, da grande squadra. Confermata anche da un dato: nelle ultime sette sfide in panchina tra Inzaghi e Gasperini, Simone ha sempre vinto. La partita di stasera, complice anche la formazione votata al turnover di Gasp, ne è la conferma. Ogni volta infatti che la Dea affronta l’Inter, traballano le certezze e arriva lo scotto: basta osservare il primo tempo, tenuto in vita soltanto da Carnesecchi, che ha negato il gol per due volte a Lautaro e successivamente a Dimarco. Nella ripresa paradossalmente è andata un po’ meglio, ma l’Inter non ha mai sofferto, anzi.
Ha riscoperto il tuttofare Dumfries, che ha inaugurato le danze con la sua doppietta di classe e potenza indirizzando la gara nel giusto modo, e ha rispolverato pure Sommer, mattatore sul finale con due riflessi felini, uno pazzesco su Lookmann. Purtroppo per i nerazzurri, l’unico “perso” è ancora il soldato Lautaro, lottatore in mezzo al campo, opaco però sotto porta. Non è una novità visti gli ultimi tempi, gli occhi di Inzaghi lo confermano da lontano, ma il capitano nerazzurro crea comunque occasioni, produce gioco e non viene mai sostituito. Chi è stato sostituito per un problema fisico è invece Thuram.
Nonostante il gol annullato all’Atalanta per un fuorigioco millimetrico, l’Inter non è mai andata davvero in difficoltà, grazie anche al terzetto difensivo composto da Bisseck-Bastoni-De Vrij. Dopo aver domato (nuovamente) il rivale Gasperini, Inzaghi si aggiudica dunque il pass per la finale di lunedì, in attesa di Milan Juventus, per un derby (d’Italia o di Milano) che vale già una stagione.