Riparte la Serie A e ripartono pure le polemiche. In una giornata stracolma di proteste, piagnistei e accuse, l’alone delle lamentele non poteva non soffermarsi sotto il cielo nebbioso di Milano. L’Inter ha vinto meritatamente una sfida che ha riaperto di fatto il campionato, ma i tifosi napoletani non hanno digerito un fatto che in queste ore sta rimbalzando un po’ ovunque, nei giornali e nei social: protagonista il capitano nerazzurro Samir Handanvic, che nel tunnel del Meazza ripreso dalle telecamere avrebbe detto all’arbitro Sozza di “fischiare pochissimo” durante lo svolgimento della gara.
Il fischietto milanese, condannato già a priori dai tifosi partenopei prima della partita, ha cercato di gestire la pressione di San Siro nel miglior modo possibile, facendo giocare e spesso irretire i ventidue uomini in campo. Nei primi minuti di gioco infatti Sozza non ha fischiato alcuni interventi duri dei nerazzurri, motivo per cui a Napoli sono sobbalzati dalla sedia, come le dichiarazioni di Saviano sulla grande “macchina del nord”.
Peccato però che il tono leggero di Handanovic sia stato quello che ha permesso di vedere una partita giocata su alti ritmi e con continui capovolgimenti di fronte. In Italia, purtroppo, continua a sussistere il problema legato alle interruzioni di gioco: troppi fischi, troppe pause, poca intensità, spesso discreta dose di noia. Avevamo già fatto i complimenti all’arbitro Di Bello in Milan-Napoli per il suo metro di giudizio all’inglese, adesso speriamo che di qui a fine stagione possa cambiare qualcosa, soprattutto per l’intrattenimento.
Comprendiamo dunque il malumore dei tifosi del Napoli, ma l’Inter ha vinto meritatamente la partita e non di certo perché agevolata dall’arbitraggio. Per fortuna che da fonti qualificate della società partenopea è stato appreso che “il Napoli è stufo della storia dei complotti” e che, aggiungiamo noi, ha un campionato ancora nelle proprie mani. Handanovic o non Handanovic, Sozza o non Sozza.