Una partita nel campo di calcio più a sud del mondo. Precisamente a Grytviken, capitale della piccolissima isola situata a qualche centinaio di km dalle Falkland, famosa sin dal 1904 per la pesca, la raccolta e la lavorazione delle balene. Proprio qui, dove si respira l’ignoto, alcuni membri della Royal Navy e della HMS Protector, nave britannica che pattuglia i mari tra l’Argentina e l’Antartide per scopi di ricerca e di difesa, hanno sfidato in un’amichevole una squadra composta da operai locali: sembra la cronaca di un film, eppure è successo realmente.
La marina militare inglese, che si trovava da quelle parti per impegni lavorativi è riuscita è strappare il consenso del governo del South Georgia, il quale ha organizzato l’evento senza badare a biglietti, annunci social, merchandising. Il tutto all’insegna del divertimento. Unica grana (da non sottovalutare) il terreno di gioco, totalmente impraticabile: pozzanghere, buche, insidie da ogni parte. Sullo sfondo il vento gelido, che per gli abitanti del posto accompagna le tempeste di neve anche nella stagione estiva. Il risultato sportivo non ha premiato gli inglesi (sconfitti per 2-1), ma lo scenario è decisamente pittoresco, da raccontare a figli o nipoti. Perchè il calcio è di chi lo ama, senza barriere o finzioni. In una partita di magica follia, nel campo più a Sud del mondo.