E’ tutto pronto per l’inizio della Premier League. Il campionato inglese scalda i motori ed è già predisposto sui blocchi di partenza: domani sera infatti, venerdì 11 agosto, il Manchester City aprirà le danze sul campo del Burnley, neo promosso e guidato dall’ex di turno Vincent Kompany. Una sfida che i campioni d’Inghilterra non potranno sottovalutare, alla luce anche dell’ultima sconfitta patita ai rigori contro l’Arsenal nella Community Shield, che ha permesso ai Gunners di alzare il primo trofeo della stagione. In quella gara i Citizens hanno mostrato qualità, ma anche arroganza: salvati in un paio di circostanza dal portiere tedesco Ortega, sono capitolati al fotofinish perché si sono macchiati di spavalderia e di strafottenza. Guardiola ha deciso di buttarla sull’umorismo lamentandosi anche dell’eccessivo recupero, tuttavia la sua squadra ha il dovere di rispondere presente in un campo ostico per antonomasia.
PERICOLO TURF MOOR:- Costruito nel lontano 1883, il Turf Moor è sempre stato un campo insidioso, soprattutto per il grido focoso della folla e l’attaccamento che i tifosi del Burnley mostrano sempre per la loro squadra. Uno sfondo che non potrà intimorire il City ma che creerà dei grattacapi da gestire: i tempi di Dyche infatti sono terminati e nel Lancashire è sbarcato Vincent Kompany, allenato anche da Guardiola, che ha presentato un gioco molto più avvolgente e d’attacco. Da capire la strategia che i Clarets useranno contro i vari Grealish, Haaland e De Bruyne, tre minacce che si possono accendere in qualunque momento e che seminano razzie in area di rigore. Curiosità: Haaland è sembrato ancora fuori forma domenica scorsa, solo un caso?
TUTTI CONTRO:- Inutile girarci attorno, il Manchester City ha un’intera nazione contro. Fermare il dominio della corazzata di Pep sta diventando un’ossessione per tutti, dall’Arsenal che lo scorso maggio si è vista alzarsi la Premier in faccia ai rivali storici del Manchester United, vogliosi di una rivincita. Una pressione che Guardiola avverte dopo il magico Triplete, le cosiddette “farfalle nello stomaco” del prepartita di Istanbul contro l’Inter. Oggi quelle farfalle tornano a svolazzare e hanno i loro motivi per farlo. Che il City sia più forte del Burnley è una sacrosanta considerazione, che debba stare attento un dato di fatto. Perché chi ben comincia… è a metà dell’opera.
Matteo Salvetti