Un tempo c’era la canzone. Oggi non più, ma il succo non cambia: l’Inter è veramente pazza, e in settimana i nerazzurri raddoppiano il loro valore. Dopo la depressione pasquale di Salerno, gli uomini di Inzaghi si sono risollevati proprio nel momento più piccante delle ultime settimane, in uno stadio prestigioso come il Da Luz e contro una squadra che fino a ieri sera aveva perso soltanto due partite in stagione.
La follia interista si rispecchia fedelmente in Onana, che dopo l’errore sul cross di Candreva si è riscattato con due miracoli, tra cui uno al 94esimo su Goncalo Ramos. Oltre alle parate effettuate, il portiere camerunense ha trasmesso sicurezza alla squadra, sia con i piedi che sulle uscite alte. Vincere 2-0 in Portogallo non è scontato, chiedetelo a Barella, che per una volta non si è alterato con i suoi compagni di squadra e anzi ha sfruttato un assist al bacio di Bastoni per il vantaggio interista. Come se non bastasse, il centrocampista della nazionale Italiana si è esibito in numerose progressioni, strappi e contrasti: un po’ alla Mkhitaryan, la cui prestazione perfetta è incorniciata all’interno di quel recupero palla a metà campo su Antonio Silva, il difensore più forte del Benfica. Anche per l’ex Roma, così come per Bastoni e Dumfries (bersagliato dai tifosi per le ultime uscite) si è trattato di un riscatto personale, in una delle notti europee che tanto piacciono al mondo Inter.
E per fortuna dei tifosi nerazzurri presenti al Da Luz, questa volta Lukaku non ha commesso follie sesquipedali: dopo aver giocato per la squadra, il rigore perfetto ha chiuso definitivamente la sfida. Con buona pace per Brozovic, che solo al fotofinish perdendo un contrasto sanguinoso a metà campo ha rischiato di far segnare al Benfica il gol dell’1-2: Onana ha risposto presente, dimostrando ancora una volta il motivo per cui è stato preso. Adesso l’Inter è chiamata a completare l’opera, come ha fatto capire Beppe Marotta davanti ai microfoni. Già a partire da sabato sera, quando i nerazzurri sfideranno il Monza, sono vietati passi falsi. E mercoledì prossimo a San Siro non sono ammesse follie. Anche se si tratta pur sempre di Pazza Inter.