Alla fine è andata come doveva andare, il Bayern Monaco batte 1-0 il Psg con una rete dell’ex Juve Coman e diventa campione d’Europa per la sesta volta nella sua storia. Un percorso incredibile, quello dei bavaresi, fatto di 11 vittorie in altrettante gare di Champions League, traguardo che non è mai stato raggiunto da nessun club; l’anno perfetto, reso ancora più magico dall’ennesimo Triplete conquistato, se ovviamente si contano Bundesliga e Coppa Nazionale tedesca. Non era semplice, visto l’esonero di Kovac a metà stagione, ma è la dimostrazione che quando una società è ben presente e cura ogni dettaglio anche nei momenti difficili si creano autonomamente i presupposti per vincere. Flick ne è la conferma; a lui il merito di aver normato la squadra, inserendo nella mente dei giocatori la mentalità vincente e riuscendo a raggiungere un traguardo inaspettato ma inevitabile visto il grande lavoro svolto. Lo si era capito nel post-Covid vedendo i bavaresi impegnati in Bundesliga, quest’anno sarebbe stato diverso in ottica europea, ed è avvenuto ciò che le previsioni avevano dettato, nonostante un Psg che pur non avendo disputato la sua miglior partita vanta sempre un pacchetto di giocatori assai invidiabile.
IL RACCONTO DEL MATCH- Una notte da campioni, degna del favoloso stadio Da Luz di Lisbona. A portare in alto l’arca della gloria arrivano il Bayern Monaco e il Psg, due big del calcio mondiale, la prima per alzare la sesta Champions della sua storia, la seconda invece per scrivere quella storia europea che manca da sempre. Per capire il normale svolgimento della partita basta guardare le due formazioni: Flick conferma il 4-2-3-1, con Gnabry, Muller e Coman alle spalle di Robert Lewandowski, mentre Tuchel opta per il tridente dei sogni che tutti ormai conoscono, Di Maria, Mbappè e Neymar. Pronti via e la prima occasione è subito per i parigini quando proprio la stella brasiliana si presenta in area di rigore e si lascia ipnotizzare da uno strepitoso Manuel Neuer. Prima dell’intervallo anche Di Maria fallisce una clamorosa occasione da gol, per non parlare di Lewandowski, che centra il palo con un destro sporco, valevole però per battere Keylor Navas. La ripresa è tutta a favore dei bavaresi, complice anche un calo fisico da parte del Psg; Thiago Alcantara inizia ad insegnare la geometria calcistica agli avversari e da un ottimo cross di Kimmich arriva il vantaggio tedesco ad opera di Coman. Tuchel prova a cambiare qualcosa, tanto che nel finale di gara la sua squadra sfiora per ben due volte il pari ad opera di Marquinhos e Choupo Moting, ma il Bayern non è l’Atalanta e con l’esperienza riesce a portare a casa la sua sesta Champions League.
LA NOTTE DI NEUER:- è stata a tutti gli effetti la sua notte. Non perchè è il capitano del Bayern, bensì per quello che ha mostrato in campo. Due parate mostruose, una su Neymar, l’altra su Mbappè nella ripresa. Emblematico che ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie sia proprio lui, visto ciò che negli ultimi tempi ha passato a causa degli infortuni. Insomma, chi lo aveva già etichettato come calciatore finito, adesso dovrà ricredersi, perchè il portierone tedesco non solo sta bene fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Il giusto finale per una Champions meritata, con Neuer che in una notte ritorna ad essere il miglior portiere al mondo.