Non se lo sarebbe mai aspettato nessuno, eppure è successo: il Milan ha deciso di scaricare Rangnick e di continuare il percorso di crescita con Stefano Pioli. Una decisione arrivata nella tarda serata di ieri, proprio nel bel mezzo della partita contro il Sassuolo, vinta tra le altre cose dai rossoneri. La notizia è clamorosa perchè era tutto fatto, stabilito da tempo, al punto che perfino l’allenatore tedesco si è sentito in dovere di precisare che l’affare è saltato solo nelle ultime ore; la classica manovra di una società un po’ in confusione, che forse però per la prima volta ha preferito usare la testa piuttosto che presentare l’ennesimo ribaltone in panchina.
Quando Pioli firmò per allenare il Milan già sapeva a cosa sarebbe andato incontro; una squadra, quella rossonera, priva di un’identità e di un metodo di gioco efficace, vista la cupa parentesi aperta e chiusa rapidamente con Gianpaolo. Con il lavoro e con la serietà, però, il tecnico parmigiano ha dimostrato di saper tenere il gruppo, agevolato anche dall’acquisto di Ibrahimovic, vero top player di questa squadra e sicuramente il colpo più importante del mercato di gennaio. Si può pensare quindi che la decisione di tenere Pioli sia stata più che giusta, anche se i problemi societari non mancano di certo, visti i numerosi attriti degli ultimi tempi: Boban aspetta il Milan in tribunale, Maldini è in guerra aperta con Gazidis e lo stesso Ibra ha litigato davanti a tutti con l’ad.
Situazione surreale che al momento non sta avendo ripercussioni sul campo, come testimoniato dalla ripresa del campionato e dalle splendide prestazioni dei rossoneri in questa fase post-covid. L’unico dubbio è che dietro a questa clamorosa decisione possa esserci un nuovo proprietario, magari italiano, che vuole ricostruire una squadra partendo proprio da Pioli. Ipotesi molto difficile ad oggi, anche se negli ultimi anni a Milanello è successo di tutto.
Nonostante le varie prese di posizione, però, il rinnovo di Pioli può essere considerato a tutti gli effetti come una vera e propria “lezione di vita“. Lo si poteva capire dalle sue parole al termine della vittoria in rimonta contro la Juve, quando il tecnico parmigiano aveva mostrato tutto il desiderio di continuare il suo percorso con i ragazzi, così importante, prestigioso, come se fossero dei figli. Quel desiderio lanciato in quella notte magica si è adesso realizzato, a dimostrazione del fatto che è necessario credere sempre in qualcosa, anche quando il destino sembra essere già avverso. Pioli ha lavorato bene e il Milan, nella sua confusione societaria, ha utilizzato finalmente la testa. Una remata verso la gloria, con la scialuppa rossonera che vuole abbandonare il pelago del tormento per navigare in acque sicure, quelle dell’alta classifica e di una Champions da ritrovare al più presto.